domenica 3 luglio 2011

STASERA

Stasera sono un po brilla.
Non ubriaca.
Però un po alticcia.
Ho trovato questa bottiglia di vino bianco in frigo.
Sta li da un po.
Una di quelle bottiglie che ti tieni per occasioni speciali che non arriveranno mai.
E allora mi sono fatta un'insalata "avanzi" (chiamata così per il motivo che pensate)
e mi sono versata un bel po di vino in un bel bicchiere da vino.
Non sono tipa da sbornia triste sia chiaro.
Però sono una un po malinconica di natura.
La casa è un po vuota, e il film è brutto.
Dovrei studiare ma se prima non mi andava, ora il vino mi ha fatto passare proprio la voglia di guardare un libro.
Ho scritto una lettera a mia madre.
La metterò assieme alle altre.
Ho un racconto a metà, ma non mi va di finirlo.
Non stasera.
Dio, sono tornata indietro a correggere almeno 20 volte fino a qui.
Prima ho scritto lerta al posto di "lettera", e ora ho scritto prmia al posto di "prima".
(Rido da sola)
(scusate, sto continuando a ridere)
Aspettate, chiudo le finestre perchè l'estate nei vicoli di trastevere non è silenziosa.
Fatto.
Accendo l'aria condizionata.
Che mi fa venire il mal di testa.
Ma non ho alternative.
Non se voglio respirare.
Oh, oggi sono stata TUTTO il giorno chiusa in casa.
Non ho molti amici.
Non faccio fatica ad ammetterlo, so di essere una persona strana.
Che persona è una che deve seguire cinque regole appena sveglia?
Un po come i pazzi che accendono e spengono le luci un tot di volte
quando entrano in una stanza.
Ecco, io sono una del genere.
Magari un giorno ve ne parlerò.
Nel vecchio blog mettevo solo racconti, e qualcuno si lamentava perchè avrebbe voluto un contatto un po più "intimo" con me.
Ora, sappiate che non sono una che concede contatti "Intimi" così facilmente, però mi sto sforzando molto.
E questo blog vuole essere proprio un banco di prova.
Ovviamente voi non siete i miei migliori amici, e io non sono la vostra.
Però visto che spesso nelle relazioni umane faccia a faccia fallisco miseramente,
ripiego qua.
Che se pure le cose dovessero andare storte, come si dice a Roma "chi s'è visto s'è visto"
no?
Certo.
Senza esserci visti, in questo caso.
Ora il dilemma più grande della giornata:
dato che sto con la camicia da notte dalle tre e mezzo di ieri notte, sarà il caso che mi cambio e scendo a prendere qualcosa da bere qua sotto e interagisca con persone in carne ed ossa?
Oppure rimango così e mi lavo e mi vesto direttamente domattina per andare in Biblioteca?
Ci penso qualche secondo.



Ok.
C'ho pensato.
Domani.
Biblioteca.


Notte.